02 luglio 2019

Il nuovo libro di Prandini, il primario-scrittore

Valentino Prandini, primario della Chirurgia generale al San Pellegrino di Castiglione, presenta il suo terzo libro, dopo “Come le stagioni” del 2010 e “Quell’aria umida che sa di mango” del 2016, è la volta di "Il lungo viaggio di monsieur Albatros", edito da Omnia editore.
 
Ma di cosa si tratta? Scorrere le pagine di questa terza opera di Valentino Prandini può lasciare spiazzato il lettore. L’autore abbandona la poesia, forma espressiva con cui si è presentato al pubblico nelle sue prime due opere, per intraprendere un’avventura in un genere letterario invero difficilmente classificabile. Questo lavoro infatti, non è un romanzo, non è un’opera di sola poesia, non è una graphic novel (anche se pregevoli sono le tavole mirabilmente tratteggiate da Mario Meschini) e non è un’antologia di citazioni ed aforismi. In tutta l’opera si deve continuamente saltare da un genere all’altro, immersi in un’atmosfera onirica, dove spesso i piani temporali sono sovrapposti e dove a volte risulta difficile mantenere la rotta; in questi casi risulta essenziale la presenza della tavola disegnata, che funge un po’ da guida e sottolinea passaggi importanti oppure esprime sensazioni vissute dal protagonista (ma c’è un vero protagonista?) del racconto. Opera complessa, ricca di sensazioni, paesaggi, situazioni, stati d’animo; sembra che l’autore prenda in prestito tutte le forme espressive utilizzate nel testo proprio per poter dare piena rappresentazione di tutto questo “universo”, multiforme, spesso atemporale e ricco di sfumature emotive. La lettura procede a volte in un’atmosfera “noir” o “gotica”, talora con venature di mistero e questo sottofondo contribuisce a tenere il lettore avvinto alle pagine e invoglia a proseguire nella lettura per scoprire come si svilupperà la vicenda. Da ultimo questo libro è anche un romanzo di formazione umana e spirituale del protagonista e oserei dire anche del lettore che, preso per mano da Valentino Prandini e da Mario Meschini, cresce umanamente e spiritualmente man mano la vicenda (o il sogno?) si sviluppa. Opera invero non facile, non sicuramente da intraprendere nei ritagli di tempo, ma miniera di molteplici spunti di riflessione e ricca di emozioni, che sicuramente appagheranno il lettore una volta giunto al termine del libro. Non contento Prandini diventa regista e propone uno spettacolo, con tanto di cornice settecentesca in Franciacorta, momento conviviale con esposizione dei fumetti del libro, recitazione di parti del libro animate dalle gentili evoluzioni sul palco delle ballerine Claudia ed Anna del teatro Carcano di Milano. La prima è andata in scena venerdì 7 e sabato 8 giugno, presso palazzo Guaineri a Paderno Franciacorta (Bs). Per chi se la fosse persa, si replica a Pisogne, il 14 settembre. 
 
Le offerte ed i ricavi della vendita del libro verranno devoluti all’ospedale di Bor in Guinea Bissau.